CARRARA 2022 ANDREA VANNUCCI SINDACO

Il calendario degli eventi di Andrea

Informazioni Evento

  • ven
    20
    Mag
    2022
    14:30Sede della Delegazione di Confindustria, Viale XX Settembre, 118, Carrara

    Nel suo intervento all'evento di Confindustria, promosso dal presidente Matteo Venturi e moderato da Silvia Pieraccini del Sole 24 Ore,  Andrea Vannucci ha evidenziato la necessità  di mettere mano agli strumenti che governano il settore del marmo per poi portare il suo contributo al dibattito argomentando selle grandi sfide dell'Economia del mare e porto. 

    «Dalla legge 35 aii piani urbanistici il marmo vive la stagione della jungla legislativa e burocratica che creano una condizione di incertezza che mette tutti, compreso l’ente pubblico, nella difficoltà di programmare interventi. Propongo un accordo di programma che metta insieme le istanze di tutti i soggetti e che abbia come obiettivo quello di comprendere che gli interessi delle imprese e della città devono coniugarsi. Solo se la città cresce, l’imprese hanno un futuro stabile e solo se le imprese crescono e producono, la città ha la possibilità di programmare le proprie condizioni. Questa è l’unica strada per evitare di proseguire in una situazione di conflitto che non possiamo più permetterci».

    «Il piano regolatore del porto fatto nel 1991 è perfetto e permette di fare qualsiasi cosa sin da subito. Il problema del porto è la mancanza di spazio. Il nuovo piano regolatore serve per ampliare il porto per dislocare meglio le funzioni in modo che siano congegnali allo sviluppo futuro. Per fare un progetto che fa crescere il porto bisogna che tale progetto, che punta a creare ricchezza, destini parte di tale ricchezza a risolvere il problema dell’erosione della costa apuo-versiliese. Con una sola operazione che comprende un nuovo piano regolatore, il reperimento di risorse e la risoluzione del problema erosivo, potremo mettere insieme la costa sia dal punto di vista turistico, sia per quel che riguarda il porto. Se si continua a restare divisi in posizioni conflittuali sulle soluzioni per il porto, si perderanno tutti gli investitori. Occorre creare una fondazione che si occupi di risolvere in maniera continuativa e definitiva il tema del ripascimento, che abbia una partecipazione economica importante da parte dell’Autorità portuale che può investire e crescere e con il contributo della Regione faccia un progetto organico risolutivo».